
Sono una digital strategist specializzata nel settore vitivinicolo. Arrivo dal…
Mi è capitato di imbattermi in annunci che sponsorizzavano piani editoriali preconfezionati per aziende vitivinicole. Mi sono chiesta: “Chi è quel pazzo che spende dei soldi per una cosa così ridicola?!” poco dopo ho scoperto una serie di questi matti.
In realtà la follia non c’entra nulla, la questione è che in pochi sanno in cosa consista veramente questo piano editoriale tanto citato. Ho il dubbio che a non saperlo siano anche le persone che te ne propongono uno (a pagamento) già fatto. Sempre volendo credere alla loro buona fede ovviamente.
Innanzitutto, il piano editoriale è un documento. Da non confondere con il calendario editoriale.
Questo documento può essere strutturato per diversi canali di comunicazione, non solo online. Contiene da un lato delle idee e dall’altro un elenco di azioni strategiche da mettere in atto per raggiungere un obiettivo pianificato.
E qui saltano subito all’occhio i primi inghippi:
- Come fanno a sapere quali sono i tuoi obiettivi? Se sei una cantina con un Brand già conosciuto, difficilmente avrai gli stessi obiettivi di un’azienda nata ieri per esempio. Ad obiettivi diversi corrispondono strategie differenti. Non ti sembra ovvio?
- Le idee da sviluppare sotto forma di contenuti devono essere legate agli obiettivi, alla strategia e alla specificità della tua realtà aziendale; devono partire dall’identità tua e del tuo Brand e dal contesto in cui sei inserito. E come fanno a darti delle idee valide se nemmeno sanno chi sei?
Il piano editoriale ben fatto (e cioè l’unico veramente utile) deve partire dall’analisi del tuo Brand, dal contesto in cui la tua azienda è inserita, dall’analisi dei tuoi competitor e sapendo qual è il tuo target di riferimento e i tuoi obiettivi.
Se non vuoi investire in questa attività, puoi risparmiare continuando a pubblicare contenuti a casaccio come hai sempre fatto, perché le 50/100 euro spese per il piano editoriale preconfezionato sono buttate.
Vuoi sapere cosa troverai probabilmente in quei “documenti”? Un elenco di giornate mondiali pro qualcosa, il periodo della vendemmia, il dizionario del vignaiolo ecc.
Mi riprometto di acquistarne uno da mostrarti, per vedere se ci ho azzeccato!
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Sono una digital strategist specializzata nel settore vitivinicolo. Arrivo dal mondo dell’arte e della "Comunicazione Visiva".