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Come far conoscere il proprio vino?

Come far conoscere il proprio vino?

Elena Della Rosa
Molte bottiglie di vino. Come far riconoscere il proprio vino?

Come far conoscere il proprio vino con tutta questa concorrenza?

Se qualcuno ti ha detto che non puoi assolutamente occuparti da solo della tua comunicazione, ti ha mentito. Chi si occupa di strategie di marketing e comunicazione del vino non è un mago, non ha la bacchetta magica. Per pianificare una strategia per la tua azienda, il consulente ha bisogno di un continuo confronto con te, quindi ciò che facciamo noi potresti farlo anche tu.

Il problema è: hai il tempo di studiare per imparare come si fa e il tempo di metterlo in pratica con costanza? Sappi che la parola “costanza” deve diventare il mantra delle tue giornate. Niente si ottiene con un’attività sporadica.

Pensi di poter diventare muscoloso andando in palestra una volta ogni tre settimane? Ecco, facendola facile funziona nello stesso modo: un allenatore studia la tua forma fisica e gli obiettivi che vuoi e puoi raggiungere, pianifica per te una scheda di allenamento, ma poi tu ti devi allenare!

Ecco, il bello di un professionista della comunicazione rispetto ad un preparatore atletico è che parte di quell’allenamento può svolgerlo lui per te. Non tutto!

Ma se pensi di non avere il budget da investire in attività di marketing e comunicazione ti lascio come sempre qualche indicazione che devi tener presente e che spero metterai in pratica.

Come faccio a far conoscere il mio vino? Si inizia da qui.

Do per scontato che se sei approdato qui, il tuo settore di riferimento sia quello del vino e probabilmente saprai che il mercato della domanda, in questo comparto, è ancora più frammentato di quello dell’offerta.

Convivono 5 generazioni differenti con diversi stili di vita e comportamenti di acquisto sia per quanto riguarda il vino da consumare quotidianamente, sia per il vino pregiato da regalare.

Davanti ad un panorama fortemente complesso come questo, non dobbiamo cercare di semplificare, ma dobbiamo imparare a complessificare il nostro pensiero strategico.

Ti lascio una scaletta su cui potrai iniziare a ragionare.

Come posso far conoscere il mio vino? Individua la tua specificità.

1) Si parla di territorialità, ma in cosa consiste la tua territorialità? Quali sono le caratteristiche geografiche, climatiche, geologiche, culturali del tuo territorio? Le sue tradizioni. I suoi cambiamenti. Dove ritrovo, se le ritrovo, queste caratteristiche nel tuo vino? Uno sbaglio enorme è usare concetti troppo generici ormai svuotati di significato.

2) Quali sono le caratteristiche della tua azienda? Ricordati: nessuno può essere uguale a te! Come e perché hai iniziato? Qual è la storia della tua attività? Che missione, che valori porti avanti? Ma anche che caratteristiche ha la tua azienda: quanto producete? Quanto potete crescere ancora? Quanti ettari avete? Che macchinari utilizzate? Che operazioni fate in vigna e in cantina, e perché fate così? Si potrebbe e si dovrebbe andare avanti ancora, ma aggiungo solo una cosa: dì sempre la verità. Trova il miglior modo per raccontarla, ma non inventarti niente. Non ce n’è bisogno ed è anche controproducente.

3) Quali sono le caratteristiche dei tuoi vini? Come sono fatti, raccontalo senza segreti. Hanno una denominazione? E se si, come si posizionano rispetto a questa? Sii trasparente. Ma raccontali anche dal punto di vista emozionale. Come sono nati? Da quale idea? Che rapporto hai con ognuno di questi vini? Come si abbinano con il cibo del tuo territorio? Come si abbinano ad altri piatti? Ecc.

Se vuoi far conoscere il tuo vino, capisci chi è il tuo cliente.

1) Quanti e quali sono i tuoi clienti potenziali?  

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2) Cosa si aspettano da te?

3) Cosa si aspettano dal territorio e dalla denominazione di cui fai parte?

4) Come puoi attrarli?

5) Dove puoi farti trovare?

Infine, prova a segmentare.

Cerca di raggruppare i clienti in base alla tipologia dei tuoi prodotti. Uno spumante metodo classico, per fare un esempio, avrà un target di riferimento diverso da quello di una Barbera. Una denominazione è più facile venderla in una regione piuttosto che in un’altra ecc.

Questo ragionamento potrai metterlo in pratica sia per stabilire politiche di prezzo e prodotto,  sia per individuare i canali migliori di vendita, ma anche (ed è quello che ci interessa qui) per pianificare la comunicazione e le campagne di promozione. Sappi che questo punto deve rimanere comunque strettamente legato agli altri.

Ricordati sempre questo: devi aver presente esattamente chi sei, cosa fai e in che contesto operi se vuoi portare avanti una strategia efficace. All’inizio rispondere a tante domande e mettere giù l’identikit aziendale sarà un lavorone, ma ti renderai presto conto di quante cose non stavi considerando e ti dirai: ma come ho fatto fino ad oggi?  

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