Champagne Michel Marcoult Rosé 

Champagne Michel Marcoult Rosé

Ci troviamo a Barbonne-Fayel nella Côte de Sézanne, più nota forse per la produzione dell’uva che viene venduta alle prestigiose Maison della Côte des Blancs che per le sue elaborazioni. Qualcuno quindi, forse storcerà il naso. Lo ammetto, non sono una grande conoscitrice di bollicine e sono decisamente più ferrata sul Lambrusco che sullo Champagne, ma mi permetto di renderne comunque una suggestione perché, al di là di tutto, ho finito la bottiglia quasi senza accorgermene.

 

Sembra la buccia di una cipolla dorata. La bellezza, inutile nasconderlo, ti spinge verso l’altro per conoscerlo meglio, e questo Champagne non si tira indietro. Si mostra. È espressivo.

Il lampone lascia il passo all’uvetta, alla pasta lievitata. Sembra di essere a Natale, con il panettone artigianale appoggiato sul termosifone in attesa che rilasci il suo burro. Ha un’eleganza sensuale.

Uno scheletro dritto su cui si avvolge un corpo morbido che danza. Un ritmo incalzante, mai noioso tra acidità e dolcezza e un finale amaricante di chinotto. Una bollicina che si beve con avidità.

 

Dégorgement (sboccatura) 13/02/2018

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