Stai leggendo
Roberto Ferrari: il Pinot può essere buono anche in Italia.

Roberto Ferrari: il Pinot può essere buono anche in Italia.

Elena Della Rosa
Una bottiglia di Pinot Nero di Roberto Ferrari con una maschera

Roberto Ferrari si trova nella zona di Salorno, il comune più a sud della provincia di Bolzano lungo la strada del vino. Passò da queste parti, insieme a molti altri personaggi storici che ne riconobbero la straordinarietà, anche l’artista tedesco Albrecht Dürer: “Un buon pittore è interiormente pieno di figure” affermava l’artista, ecco, provando i vini di Roberto Ferrari e le loro infinite sfumature viene da pensare che questa frase possa calzare bene anche ad un vignaiolo.

Possiamo vedere la mano felice di Roberto Ferrari soprattutto sul Pinot Nero, un’interpretazione che si distanzia da quella del vicinato per fare l’occhiolino ai Pinot borgognoni. Riesce infatti a rispettare la leggiadria del vitigno senza perderne profondità e sfumature.

Roberto Ferrari – RF Selection Pinot Nero 2019 – Mitterberg IGT

Un gioiello alla vista.

Il profumo è intenso

Man mano che passa il tempo diventa sempre più invitante.

Da un bouquet fiorito, si incontra un frutto speziato, una leggera nota carnale che si intreccia alle erbe aromatiche e al cacao, dando vita ad un’esperienza sensuale.

Il sorso è sorprendentemente coerente con ciò che ci ha fatto immaginare.

Un’eleganza spettinata.

La carnalità del vino la ritroviamo in questa acidità succulenta, ruspante ma non aggressiva.

Un tannino vellutato che dà struttura senza prevaricare e rimanendo perfettamente integrato con il resto del corpo: qui si sente la mano felice di chi gli ha dato vita.

Un finale lungo e persistente in cui ritroviamo tutti i sentori che abbiamo percepito.

Si chiude con una piacevolissima e leggera sensazione balsamica.

In bottiglia questa 2019 può rimanere per molto altro tempo ancora, ma se decidete di aprirla oggi, abbinatela ad una bella tartare di manzo, come ho fatto io. Non ve ne pentirete: una cena all’insegna della sensualità.

Roberto Ferrari – Profil Pinot Bianco 2019 – Vigneti delle Dolomiti IGT

Respiro.

L’aria è fresca e leggera.

È un bisbiglio sulla pelle e al naso. Delicato. Quasi timido.

Cammino sull’erba, tra il profumo di genziana e di ortica.

È forse questa la libertà, poter godere del coro dei fiori di campo, dalla voce solista del timo, dell’eco dell’anice stellato.

See Also
Nicoletta Loreti, produttrice di Zagarolo che lavora in cantina. Cantina del Tufaio

Il sorso è più deciso del naso. È un torrente.

Limone e vaniglia insieme. La sapidità allunga il percorso.

Questo Pinot bianco è una roccia scaldata dal sole.

Vinificazione

Tutti i vini di Roberto Ferrari fanno fermentazione spontanea.

Il Pinot Bianco fa solo acciaio e una breve macerazione.

Il Pinot Nero è fatto al 100% in legno. Fa una macerazione post fermentativa, viene cioè lasciato per un mese, un mese e mezzo sulle vinacce. Le procedure possono subire delle variazioni, per esigenza, in base alle annate.

Denominazioni

La denominazione Mitterberg racchiude tutto il territorio provinciale di Bolzano. È un’area vocata alla produzione del vino in quanto è protetta a nord dai venti freddi grazie alla catena alpina e aperta a sud agli influssi benefici del Mediterraneo.

La denominazione Vigneti delle Dolomiti come dice il nome ricade nel territorio delle Dolomiti, un’area riconosciuta nel 2009 dall’UNESCO patrimonio universale dell’Umanità. Si estende tra diverse province, tra cui quella di Bolzano.

Aggiungi una reazione
Lo amo
0
Non mi piace
0
Sono felice
0
Sono senza parole
0
Leggi commenti (0)

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.


COPYRIGHT 2023 ELENA DELLA ROSA. ALL RIGHTS RESERVED.

Torna Su